TAI JI QUAN FORMA 81
Questa forma di Tai Ji Quan in stile Yang antico, viene trasmessa a noi dal Maestro Li Rong Wei che l'apprese dal Maestro Caposcuola Han Gou Zhen, Maestro di suo padre
La Forma 81 di Tai Ji Quan della Scuola Lan Shou Men Pai, diffusa in Italia dal Maestro Li Rong Wei, ha origini centenarie, come molte tecniche che nascevano in seno alle innumerevoli scuole e tramandate ai discendenti ad opera di Maestri cinesi reali o leggendari.
Il Maestro Li Rong Wei ha seguito una rigida formazione che dai racconti diretti lo riconducono, bambino ad una educazione legata alla tradizione marziale dato che nel 1962 all’età di soli cinque anni inizia lo studio dl Kung Fu sotto la direzione tecnica del M° Xia Gui Sen (discendente di VI generazione del Lan Shou Men Pai). Nel 1977, dopo la morte del M° Xia Gui Sen, diventa allievo del M° Niu Zhong Ming con cui approfondisce lo studio del combattimento tradizionale (San Shou). Sempre nello stesso anno, dopo quindici anni di duro allenamento, si classifica primo nel Campionato Distrettuale di Tianjin, categoria: TaoLu Mani Nude.
Nel 1990 approfondisce lo studio dei tre stili interni (Xing Yi Quan, Ba Gua Zhang e Tai Ji Quan stile Yang) sotto la direzione tecnica del M° Han Gou Zhen (maestro del padre e caposcuola). Dal 1991 al 1995 insegna San Da Tradizionale all’interno del Nankal Daxue di Tianjin.
La Forma 81 si presenta come una forma dove il riferimento al Kung Fu Tradizionale e alle arti marziali conservandone la sua più pura espressione. La peculiarità di questa forma è nella sua esecuzione dove si alternano movimenti con traiettorie circolari a movimenti che contengono la strategia di uno stile diretto e scevro da contaminazioni formali troppo enfatizzate. Nell’insieme si dimostra essere una forma dinamica che mira ad incrementare livelli prestazionali già buoni e ad affinarli incidendo sulla postura, prontezza, agilità e controllo.
I principi base del Tai Ji Quan, stile Yang, allenano il praticante ad eseguire i movimenti come se si trovasse all’interno di una sfera in continuo movimento, con vari e molteplici spostamenti verso destra, sinistra, eseguendo una sequenza di posture in tutte le 8 direzioni corrispondenti ai punti cardinali. La respirazione che accompagna i movimenti segue sinergicamente l’alternanza tra staticità e movimento, riconducendo sempre al principio fondamentale della ricerca consapevole di un equilibrio dinamico.
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